In questo viaggio verso la consapevolezza è fondamentale non saltare dei passaggi importanti. Un termine che non esisteva quando ero studente è “spiritual bypass”, solitamente indicante l’azione di coprire con la pratica o con le “giuste parole da manuale” tutti quei problemi e quelle tendenze caratteriali che ancora non sono stati risolti. Il rischio di un ego spirituale esiste e va controllato. Il punto allora non è quello di entrare nella via solamente quando l’aspetto mentale ed emozionale è stato ultimato, probabilmente non sarebbe possibile. Il punto intanto è comprendere che il viaggio verso il risveglio non si ferma al risveglio, che l’insegnamento più alto deve piano piano diffondersi in ogni cellula del nostro corpo, in ogni aspetto del nostro comportamento e della nostra mente. Se possiamo raggiungere con una relativa facilità uno dei diversi gradi del risveglio, dobbiamo anche sapere che il viaggio DENTRO il risveglio durerà almeno tutta la nostra vita. In questo senso, ogni metodo o tecnica esistente ha un suo senso profondo, e va utilizzato quando si presenta il bisogno, lo yoga fisico, la base della meditazione, l’aspetto shamanico sono lì al nostro servizio per questo motivo: alla fine saremo liberati dalla presa che oggi hanno su di noi i vecchi schemi mentali, le emozioni tossiche e ogni credenza che portiamo avanti magari da sempre.