pakśina kula
Miei cari compagni di viaggio,
Vi scrivo oggi con il cuore pieno di gioia e di gratitudine per condividere con voi un invito speciale.
Come sapete, lo Yoga è molto di più di una semplice sequenza di posture.
È un percorso di scoperta di sé, alla scoperta del Sè.
Un viaggio verso la Consapevolezza e la libertà.
Alcuni di voi si sono appassionati alla pratica fisica,
altri hanno sperimentato i benefici della meditazione e della respirazione.
Ma lo yoga, nella sua totalità, è un sistema che tocca ogni aspetto della nostra vita,
dalla salute fisica alla crescita spirituale.
Oggi voglio parlarvi di tre pilastri fondamentali di questa disciplina:
la pratica, la visione e la fruizione.
La pratica è ciò che facciamo sul tappetino: le Āsana, il pranayama, la meditazione.
È il terreno fertile in cui seminare i semi della trasformazione.
La visione, invece, è il nostro punto di vista,
la lente attraverso cui osserviamo il mondo e noi stessi.
È la nostra bussola che ci indica la direzione da prendere.
E infine, la fruizione è il modo in cui integriamo la pratica e la visione nella nostra vita quotidiana.
È il frutto che raccogliamo da questo percorso.
Spesso ci concentriamo sulla pratica, ma è fondamentale coltivare anche la nostra visione.
Tashunka Witko, il capo indiano conosciuto come Cavallo Pazzo, era un guerriero e un mistico.
Egli disse: “una grande visione è necessaria, e l’uomo che la possiede deve seguirla, come l’aquila segue il blu più profondo del cielo.
avere una visione significa non vagare senza mappa e bussola nel labirinto della nostra vita,
significa non tentare la sorte istante per istante, ma trovare la chiarezza di esplorare la vita secondo come noi stessi decidiamo.
Qual è il nostro obiettivo, allora? Cosa vogliamo ottenere dallo yoga?
il mio consiglio è di porci questa domanda, anche senza cercare per forza una risposta.
Perché quando pratica e visione sono in armonia, la nostra vita si trasforma profondamente.
Sperimentiamo una maggiore calma, chiarezza mentale e connessione con noi stessi e con gli altri.
Il mio ruolo come insegnante è quello di accompagnarvi in questo percorso,
di aiutarvi a chiarire la vostra visione e, soprattutto, di armonizzare ad essa la vostra pratica.
se il mio obiettivo è quello di praticare due volte a settimana, non c’è bisogno di cambiare nulla, e va bene così.
ma se il mio obiettivo è l’illuminazione, o anche “solo” uno stato di maturità emozionale,
probabilmente dovremo integrare o modificare qualcosa.
Ricordate che la qualità della mente E’ la qualità della nostra vita!
Per tutti coloro che desiderano approfondire questi temi e vivere un’esperienza di yoga più completa,
c’è un piccolo gruppo di praticanti, un mini-sangha chiamato Paksina Kula,
è il gruppo di chi ha scelto di mettere la pratica al centro.
attenzione però: Paksina Kula non è un altro impegno da aggiungere alla vostra già fitta agenda.
È piuttosto un modo di vivere lo yoga, un punto di vista da integrare nella vostra quotidianità.
Se sentite che questo invito risuona con voi, vi invito a far parte di questa comunità.
Insieme esploreremo i tre pilastri dello yoga, approfondiremo la filosofia e la pratica,
e ci supporteremo reciprocamente nel nostro percorso di crescita.
Ishin Deshin, da cuore a cuore,
Takai Kamome