Mobilità o scioltezza?

Quando parliamo dello Yoga dal punto di vista fisico (una piccola ma fondamentale percentuale di ció che lo Yoga è) ci sono alcune cose da tenere a mente.

Una delle più importanti, a mio avviso, è la differenza tra scioltezza e mobilità.

Oggi finalmente questi concetti sono integrati in varie modalità di allenamento, ma non scordiamo che sono parte dello Hatha Yoga da sempre.

Detta in maniera estremamente semplice, il tuo corpo è sciolto quando puoi afferrare con le mani il tuo piede e distendere la gamba verso il cielo (guarda il breve video sotto).

Tutt’altra cosa è la mobilità, la capacità di muovere autonomamente la gamba in tutto il ROM (il rom, range of movement, è la possibilità di movimento che abbiamo in quel momento per quella particolare articolazione – ad esempio per la spalla il comune ROM per la estensione è intorno ai 45-60 gradi).

Quindi possiamo pensare alla mobilità come la possibilità di avere forza nel ROM.

Come dicevo, questo concetto è da sempre nello Hatha Yoga: mi ricordo come uno dei miei maestri mi diceva sempre che se per entrare nel loto dovevo utilizzare le mani e spostare le gambe, probabilmente non avevo ancora conquistato la posa! (Nemmeno ora riesco ad entrare facilmente nel loto senza utilizzare le mani). Sicuramente abbiamo visto tutti yogi entrare nel loto con un bell’ “oplà!”, incastrando le gambe con la stessa semplicità con cui portiamo le braccia conserte…

Puoi provare la differenza tra scioltezza e movimento in modo semplice:

Prendi con la mano il piede destro e solleva la gamba in Uttihita Hasta Padangustasana. Porta la gamba più in alto possibile: questa è la tua scioltezza.

A questo punto lascia la presa con la mano e…osserva di quanto scende la tua gamba!

Questa è la tua mobilità. O almeno una stima approssimata, visto che probabilmente tenere la gamba il più possibile in alto sarà più facile che sollevare la gamba da terra e raggiungere lo stesso punto.