mind building, il gioco

mind building, il gioco

esco ora dalla lezione del martedì di Mind Building,
l’ennesimo dono dell’universo, nato quasi da uno scherzo
(avevo in mente la foto per la pubblicità) e poi diventato un punto importante
di riflessione e approfondimento.
oggi tra tante cose abbiamo affrontato il gioco e la sua importanza.
come un cucciolo di tigre impara attraverso il gioco le abilità che gli serviranno durante la vita – la caccia –
così l’uomo nel gioco impara la relazione con gli altri, il contatto col suo corpo e mille altre cose.
ma il gioco è più di questo.
il gioco è una frequenza, è una vibrazione attraverso la quale vedere l’esistenza.
è essere al 100% in quello che facciamo, ma rimanendo aperti, solari e sorridenti,
quanti ricordi di nostre sofferenze personali sono collegati a momenti di totale seriosità?
immagina davanti a te il tuo viso mentre sei serio,
così preso da te stesso, cupo, teso, corrucciato, spento.
immagina invece il tuo volto mentre giochi, che so, a ruba-bandiera, ridi e scherzi con gli amici.
un viso ti respinge, l’altro ti contagia.
quale sceglierai?
oggi siamo seri perché l’ego ha bisogno di sentirsi importante e inventa situazioni in cui questo accade.
e sai cosa vuol dire questo?
paradossalmente, chi è serio sta giocando,
gioca a fare l’adulto, a fare il responsabile, l’imprenditore, il politico, il padre di famiglia.
chi gioca, invece, è in contatto con l’essenza, con se stesso, con la natura, col divino.
guardiamo i bambini giocare, impariamo da loro.
anzi, molto meglio, giochiamoci insieme!
namaste


Categories: Yoga destrutturato

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