Quasi da subito, nella mia pratica personale, sono stato esposto al concetto fondamentale che il giusto rapporto e la giusta esposizione con gli agenti atmosferici potesse essere benefica per la salute e per la nostra “energia vitale”. Ricordo la mia prima immersione in un fiume, nel 1989, febbraio inoltrato, o i bagni nella neve un paio di anni dopo.
Così quasi da subito le mie esperienze con il pranayama hanno integrato lo studio di come resistere a condizioni climatiche avverse.
Nel tempo, e con diversi maestri, ho iniziato a sperimentare a gradi sempre maggiori questa idea, con risultati devo dire inaspettati.
Quello che mi affascinava era questa idea di beneficio sulla nostra “energia vitale”.
Energia vitale è un concetto decisamente superato nel’ambiente scientifico, ma che si appoggia ad una cosa evidente: quanto ci sentiamo bene, attivi, positivi e propositivi.
A di là del concetto in sé, effettivamente ci sono oramai numerosi studi sugli effetti benefici della esposizione al freddo. (esposizione ragionata, continuo a puntualizzare).
Una esposizione controllata sembra aumentare l’attività del sistema immunitario, specie se preceduta da doccia calda o lavoro fisico di media intensità, e i livelli di norepinefrina (ormone legato al sistema simpatico, innalza la frequenza cardiaca, aumenta la glicolisi e la lipolisi, riduce il rilascio di insulina e aumenta quello di glucagone. Ricordiamo che l’insulina è l’ormone dell’accumulo).
Questi benefici sarebbero già da soli più che sufficienti per iniziare un percorso in questa direzione.
Eppure, ad oggi, quello che mi affascina del freddo non è a livello fisico!
Nelle mie ultime esperienze ho provato ad alzare un po’ la posta, sia in termini di freddo effettivo, sia in termini di durata dell’esposizione: 10 minuti di esposizione al freddo intenso, immergendo il mio corpo in una struttura riempita di cubetti di ghiaccio.
Puoi vedere il video sotto, se non lo hai già visto su facebook.
Il risultato?
Probabilmente anche a causa dell’azione diretta e profonda su tutto il corpo e sugli ormoni, un senso di euforia pazzesco!
Non a caso ulteriori studi stanno esplorando la possibilità che l’esposizione al freddo sia utilizzabile come terapia in caso di lievi depressioni.
Vi rivelo una cosa:
dopo i dieci minuti di esposizione al ghiaccio che potete vedere nel video, sono uscito dalla “struttura” (peraltro sfoggiando un gradevole color arancione su tutto il corpo!) e con Daniele che mi aveva aiutato a ricoprirmi coi cubetti, abbiamo versato il ghiaccio nella vasca.
Beh, era tanta l’euforia e la sensazione splendida che mi sono buttato nella vasca, stile paperon de’ paperoni, solo col ghiaccio invece delle monete!
eccovi il video:
Un riassunto dell’esperienza e del suo significato.
Con il freddo non puoi mentire, non puoi barare, non puoi vagare!
La mente è costretta a rimanere nel presente, nella tecnica che ti “salva” dai suoi effetti (nel caso specifico che vedi in video, ho utilizzato un pranayama classico ad un livello medio).
La sensazione di unità profonda è probabilmente la più intensa che io abbia mai avuto fuori dalla meditazione pura!
In questa unione, nulla esiste se non l’istante presente, questo flusso puro di coscienza nel momento, consapevole di ogni cosa ma ben radicato nell’esperienza.
Quanta bellezza!
E da qui?
Per me si continua la sperimentazione e l’esposizione, totale o parziale, così che io possa comprendere bene come portare questo concetto non solo ai più avventurosi ma anche a chi ha obiettivamente difficoltà con il freddo.
Per voi, se volete, iniziate almeno a finire ogni doccia con un getto freddo, partendo dalle gambe e, nel tempo e in modo graduale, interessando tutto il corpo.
Se volete tentare, posizionate uno di quegli “ice pack”, che si usano per tenere al fresco le vivande, tra le scapole o alla base del collo.
Per cose più intense, vi invito a praticare in una delle nostre lezioni dedicate, o a partecipare ad un ritiro fuori, avremo modo di lavorare sulle tecniche che rendono l’esposizione sicura.
Alla fine vi assicuro che ne vale davvero la pena!
Namaste!