Milton nel paradiso perduto scriveva “la mente è il suo proprio regno, in sé può fare di un paradiso l’inferno, e dell’inferno il paradiso”. Questa differenza abissale risiede semplicemente nel comprendere qual è il ruolo della nostra mente. Immagina di essere a capo di una impresa di successo. Comprendi bene come il segreto di questo successo risiede nel mettere ogni persona al posto migliore per le sue capacità. Un grande tecnico potrebbe essere un pessimo addetto alle vendite e viceversa. Il ruolo della mente è di servire, non di comandare. Per questo la mente va allenata, affinché divenga chiara e stabile. Allora possiamo guardare ai nostri pensieri senza creare storie, senza ritenerli “nostri”, senza dargli un significato eccessivo, semplicemente osservandoli come fenomeni mentali impermanenti, che non hanno il potere di definire chi siamo.