Ecco un estratto, rigorosamente a caso, dal “manuale del perfetto yogi destrutturato”:
– Non è vero che la pratica rende perfetti, è la pratica perfetta che rende perfetti. Dedica parte del tuo tempo a perfezionare la pratica.
Yoga Destrutturato vuol dire comprendere e utilizzare i princìpi che animano i diversi stili. Quelle sono le informazioni fondanti della tua pratica.
– Si dice che la conoscenza sia potere, non è vero nemmeno questo. L’applicazione della conoscenza è potere. Qual è la migliore chiave di lettura? Quella che hai compreso davvero, perché puoi applicarla.
– Non andare mai a suonare con uno strumento scordato. La prima cosa da fare al mattino è accordare lo strumento. Non serve tempo, non fare che la mancanza di tempo sia una scusa. Già adesso, mentre leggi queste parole, puoi collegarti alla Presenza (o meglio, renderti conto che non puoi che essere collegato alla Presenza).
– Hai 7 Chakra principali, vivere solo nei primi 3 è quantomeno limitante…
– Nella tua pratica, lavora sui muscoli per mantenerli tonici e attivi, sulle articolazioni per mantenerle libere e in movimento, sulla flessibilità che è la chiave della giovinezza, sulla respirazione e sulla meditazione, ma non scordare di trovare uno spazio in cui TU sei al centro.
– E non scordare di ridere, in tutti i modi possibili.
Studia l’umorismo come se ne andasse della tua vita.
Benny Hill e Woody Allen, Buster Keaton e Groucho Marx, Bill Hicks e George Carlin, e Eddie Izzard, che è il mio mito!
– Vuoi il segreto della felicità? Servi gli altri in maniera disinteressata. Non c’è altro.