Formazione per Insegnanti di Yoga Destrutturato
la nostra formazione si avvale del patrocinio della European Yoga Federation e della World Movement for Yoga;
le caratteristiche principali della nostra formazione sono 4:
la nostra formazione nasce principalmente come “master” o “mentoring program”, indirizzata cioè ad insegnanti di Yoga già formati che sentano la necessità di approfondire la propria pratica e trasformare un percorso formativo di ore in un’esperienza di vita. Da questo anno abbiamo aperto le iscrizioni a chi vuole formarsi da zero, con solo qualche anno di pratica alle spalle.
il programma è così strutturato:
1° anno: Asana e Movimento;
2° anno: Pranayama e Chakra;
3° anno: Meditazione e Filosofia Yoga;
4° anno: (incontro intensivo di una settimana) Insegnamento.
Il primo modulo, Asana e Movimento, comprende i 77 princìpi dello Yoga Destrutturato, princìpi che in brevissimo tempo possono cambiare totalmente il nostro modo di fare Yoga, dare vita alla pratica e creare un ponte reale tra mente e corpo.
Il modulo è indirizzato sicuramente a chi vuole diventare insegnante di Yoga Destrutturato, ma è anche aperto a chi voglia semplicemente approfondire la propria pratica personale e fortemente consigliato a tutti gli insegnanti di Yoga già formati che vogliano comprendere a livello più profondo il tema trattato e soprattutto cambiare a livello di esperienza il proprio rapporto con lo Yoga.
I temi trattati nel primo modulo saranno:
Anatomia funzionale;
Allineamento e disallineamento;
Asana classiche dal punto di vista fisico, anatomico, archetipico, energetico;
Mobilità e stretching;
Il corpo come porta di accesso per la mente e le emozioni;
Il movimento come base dell’essere umano.
II modulo:
Il secondo anno è dedicato all’approfondimento del Pranayama e, più in generale, della percezione e della coscienza del movimento del prana, l’energia all’interno del corpo.
Il lavoro si fa via via più sottile e profondo, cosicché il praticante sarà sempre più in grado di cogliere gli effetti sul mentale delle varie pratiche yoga.
Le tecniche approfondite sono quelle della tradizione yogica, ma anche le pratiche di respirazione fondamentali della Cina e del Tibet. Il lavoro fisico continua nell’approfondimento energetico delle varie asana e la percezione di chakra, nadi e meridiani sarà proprio la caratteristica principale della pratica del secondo anno di formazione.
Verranno studiati e analizzati gli Shat Kriya e si inizieranno a conoscere anche i Kriya enercetici.
Inoltre, il lavoro sarà accompagnato dallo studio de:
Il Gheranda Samhita;
Lo Shiva Samhita;
L’Hatha Yoga Pradipika.
III Modulo:
Il terzo anno è dedicato alla meditazione e allo studio dei testi classici, in particolare, gli Yoga Sutra di Patanjali, la Bhagavad Gita ed alcuni estratti di testi tradizionale buddisti, Dhammapada e Satipatthana Sutta.
Si esplora il Samyama, l’unione di Pratyahara, Dharana, Dhyana e Samadhi.
Si sperimenta la differenza tra meditazione analitica e non analitica, ma soprattutto si mira a far cogliere all’allievo, attraverso lunghe pratiche guidate, l’essenza stessa della coscienza.
Alla fine dell’anno di formazione, oltre ad una conoscenza funzionale e ad una comprensione attiva dei testi classici, il praticante deve sviluppare un’alta comprensione reale del proprio Io/Se.
IV Modulo
Il quarto anno è interamente dedicato all’insegnamento e a mettere in pratica e offrire a gli altri ciò che è stato sperimentato negli anni precedenti di formazione.
I punti principali di questo ultimo anno di viaggio sono:
Utilizzare la voce per guidare gli allievi verso il non-io;
Veicolare le informazioni in modo efficace;
Come impostare una lezione individuale e di gruppo;
Come impostare un programma;
L’importanza di mantenere una pratica personale;
L’uso dei prop e le modifiche delle posizioni a seconda dei diversi casi;
Modellare lo yoga sul corpo dell’allievo (i casi particolari);
Insegnare da un vuoto, insegnare da un pieno.
(Per eventuali problematiche relative alla frequenza, verrà deciso di volta in volta con l’insegnante la soluzione migliore, a seconda della situazione, per venire il più possibile incontro all’allievo).